Chiesa, Porto Sant' Elpidio

Edifici storici porto sant elpidio marche eikon faccia esterna propsettiva dal basso

Le Marche, un territorio plurale. Ad indicarlo è il nome stesso. Una terra di continue valli che scendono perpendicolari dall’Appennino all’Adriatico. Una terra felice: di natura forte nei Sibillini, di colline dolci verso Ascoli e Macerata, di improvvise pianure là dove i fiumi vanno a tuffarsi nel mare. Questi luoghi diversi nel paesaggio sono però accomunati da un elemento: la civiltà del fare scandita dalla poetica della natura e dall’aspirazione al bello. Come bello è il panorama, caratterizzato dai numerosi colli, il più famoso dei quali è sicuramente quello di Recanati, decantato nei versi del Leopardi. Meno conosciuto ma comunque caratteristico del luogo è il colle nel quale è adagiata Corva, frazione di Porto San’Elpidio, nel fermano.

Storico borgo marinaro, divenuto un’attrezzata stazione balneare, Porto Sant’Elpidio è caratterizzato dalla sua spiaggia di ghiaia, la più lunga dell’intero litorale adriatico. Pur essendo una località di mare la cittadina, come buona parte del territorio marchigiano, si caratterizza per la contiguità della costa alle morbide alture. Ed è proprio sulla fascia collinare che si estende la parrocchia di S. Maria Addolorata che comprende l’antico borgo della Corva, al centro del quale si trova la piccola chiesa Parrocchiale.

Questo edificio è stato recentemente ristrutturato grazie a dei lavori che hanno interessato in particolare il rifacimento di tutto l’impianto elettrico. È nella realizzazione di questi lavori che Vimar ha contribuito mettendo a disposizione la tecnologia del suo sistema domotico. La scelta di installare By-me, è stata fatta dal committente proprio per assicurare la possibilità di controllare illuminazione, sistema audio e climatizzazione da un unico punto e senza interventi invasivi per la struttura, sottoposta ai vincoli della Soprintendenza delle belle Arti.

Don Paolo Canale, il giovane parroco di Corva, ci spiega che la decisione di avvalersi della domotica inizialmente gli è stata suggerita da un suo parrocchiano nonché amico che, grazie all’esperienza maturata come installatore elettrico, ha potuto offrirgli un prezioso consiglio. Il grande interesse per la tecnologia, favorito anche dalla giovane età del parroco, ha fatto il resto.

Secondo don Paolo By-me è stato fondamentale per ottimizzare gli spazi in quanto è in grado di convogliare tutti i comandi in un unico punto. Controllo di illuminazione e temperatura, possibilità di richiamare da un unico dispositivo le condizioni precedentemente impostate, distribuzione intelligente dei consumi: il sistema risponde a tutte le esigenze del parroco. Dal touch screen da 4,3 pollici posizionato all’interno della sacrestia è infatti possibile avere un controllo totale delle diverse zone in cui è stata suddivisa la chiesa. Una vera e propria cabina di regia dalla quale si possono controllare la chiesa, la sacrestia e la sala adiacente, spazio nel quale è stato posizionato uno schermo in HD che, nel corso delle cerimonie più affollate, consente ai fedeli che non trovano posto nella navata di seguire comunque la messa.

Sempre dal touch screen è possibile richiamare i diversi “scenari”, particolari combinazioni di illuminazione  che sono state precedentemente impostate dalla centrale domotica, il vero cuore del sistema, dalla quale si programmano tutte le funzioni di By-me.

In questo caso gli scenari sono quattro: “messa festiva”, “messa feriale”, “celebrazioni” e “off”. Le differenze riguardano principalmente il diverso utilizzo che viene fatto dell’illuminazione. Come prevedono le norme liturgiche, infatti, la solennità della domenica e delle principali festività religiose deve essere sottolineata anche attraverso la giusta disposizione delle luci.

Lo scenario “celebrazioni” è invece utilizzato nel corso dei matrimoni quando la zona di fronte al presbiterio, riservata agli sposi, viene illuminata maggiormente per conferirne importanza e solennità.

Oltre alla possibilità di sfruttare appieno le potenzialità dell’impianto di illuminazione, uno dei principali vantaggi offerti da By-me è dato dal comfort che la domotica consente di ottenere. Se infatti con l’impianto elettrico tradizionale prima di uscire si dovevano passare in rassegna tutti gli interruttori ai quali corrispondeva una fonte luminosa ora, grazie allo scenario “off”, basta sfiorare con un semplice gesto il touch screen e il sistema provvede allo spegnimento di tutte le luci. Non secondario è l’aspetto economico. In una struttura come una chiesa, che richiede un utilizzo copioso dell’illuminazione, la possibilità di avere costantemente sotto controllo i vari ambienti e tutte le fonti luminose consente di eliminare completamente gli sprechi. Nessuna luce rimarrà più accesa inutilmente.

Oltre all’illuminazione anche il controllo delle campane può essere gestito dal sistema. Il programmatore eventi della centrale consente di impostare diverse combinazioni di funzionamento: campana grande e piccola possono essere attivate una alla volta o congiuntamente, partire in automatico in determinati momenti della giornata o, nel caso di cerimonie particolari, essere attivate  direttamente dal touch screen.

Per quanto riguarda la climatizzazione, infine, dalla centrale domotica è stato possibile suddividere gli ambienti in due diverse zone – navata centrale e sala laterale - per ognuna delle quali è sempre possibile scegliere la temperatura desiderata.

La sobria eleganza della serie civile Eikon con placca classic, color nero antracite all’interno della chiesa e bianco artico nella sala contigua fa da cornice a tutti i dispositivi e i comandi presenti. I tasti, caratterizzati da un suono dei meccanismi delicato e ovattato e da un’incredibile precisione dei movimenti, sono individuabili anche nella penombra grazie ad una luce che li segnala e suggerisce la presenza sia dei comandi tradizionali sia di quelli domotici, contraddistinti dal loro funzionamento a sfioramento.

È quasi l’imbrunire e gli ultimi raggi di sole conferiscono alle nuvole dalle sfumature rossastre, illuminando la facciata esterna della chiesa dalla cui sommità una piccola statua raffigurante la Vergine Maria osserva il borgo e il mare piatto che si staglia all’orizzonte. Un’immagine di tranquillità e pace che sembra provenire da un’altra epoca ma che grazie alla tecnologia di Vimar è più attuale che mai.

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