Siamo a ridosso del Cimitero degli inglesi e a due passi da Piazza della Santissima Annunziata nella zona in cui una volta esisteva Porta a Pinti, demolita assieme alle antiche mura - quando nel 1865 Firenze diventò capitale d’Italia - per costruire i viali di circonvallazione.
È proprio in questi anni di gran fermento economico e politico che la famiglia dei conti Zauli, approdata a Firenze dall’Emilia sull’onda del trasferimento della capitale, fece costruire un imponente palazzo che, seppur costruito ex novo, manteneva vive le tradizioni aristocratiche inserendosi al contempo nella modernità di una città caratterizzata da un momento storico di crescita e sviluppo.
Le ampie dimensioni del palazzo – tre piani fuori terra, cantine, mezzanini fra un piano e l’altro, giardino interno, rimessa per le carrozze e abitazioni della servitù – fanno però si che già nel 1939 l’edificio da residenza unifamiliare venga suddivisa in più zone abitative padronali indipendenti che, nel corso del secondo dopoguerra, si consolidano in un assetto tipicamente condominiale con la costruzione di una scala e un ascensore comune e la trasformazione delle soffitte in piano abitativo.
Da abitazioni ad uffici il passo è breve. Nel 2004 inizia un radicale progetto di restauro conservativo e di cambiamento d’uso che in breve tempo e con innovative soluzioni, anche impiantistiche, porta questo esempio dell’architettura fiorentina di fine ottocento ad essere un polivalente spazio ad uso direzionale. Oggi infatti hanno qui sede alcuni dei più prestigiosi studi legali della città.
In questo contesto, in cui si è guardato al passato per vivere il presente, non poteva mancare Vimar che con il sistema domotico By-me e con Netsafe - il sistema per il cablaggio strutturato - ha permesso di coniugare le esigenze di un moderno studio professionale con il pregio architettonico di un edificio simbolo di un’epoca.
Palazzo Alfieri, questo l’attuale nome dell’edificio, è il perfetto esempio di cosa significa “progettare domotico”. Dovendo infatti tenere conto di alcuni vincoli imposti dalla Sovraintendenza, quali ad esempio quelli riguardanti il rispetto degli originali pavimenti a mosaico, nonché di una planimetria che non consentiva radicali interventi strutturali la progettazione si è fin da subito orientata verso la domotica By-me di Vimar pensando così anche al futuro dell’immobile.
L’edificio è quindi stato interamente predisposto alla domotica facendo passare il doppino all’interno delle canaline in cui passano i cavi elettrici che sono poi state sapientemente coperte da uno zoccolo di legno, coordinato con il color avorio delle pareti, facilmente smontabile in caso di necessità.
Le varie unità sono poi state dotate di alcune funzioni domotiche base - quali videocitofonia e controllo dell’illuminazione - e, in base alle esigenze degli occupanti, implementate con ulteriori funzioni senza dover intervenire con invasive opere murarie. È bastata una semplice ed immediata programmazione dalla centrale per indirizzare i dispositivi aggiuntivi e integrare l’intero impianto domotico ottenendo così il massimo rendimento sia in termini impiantistici che architettonici.
Lo Studio Legale Poli, ad esempio, è dotato di un sistema antintrusione e controllo accessi attivabile mediante chiave a trasponder e della gestione del clima sia autonoma che integrata all’interno di scenari preimpostati. Con pochi e semplici gesti sulla centrale la segretaria richiama dalla sua postazione una delle diverse combinazioni di comfort per le varie necessità giornaliere dello studio. Per una riunione, ad esempio, le luci della sala meeting - dominata da un imponente tavolo in cristallo e acciaio - si portano all’intensità ideale mettendo sapientemente in risalto i quadri dipinti dallo stesso avvocato Carlo Poli. A fine giornata è sufficiente selezionare lo scenario uscita per spegnere tutte le luci dello studio, portare la temperatura ad un livello di stand-by e inserire l’antintrusione.
Al piano superiore i professionisti dello Studio Legale e Commerciale O.M.G. sono particolarmente soddisfatti della scelta impiantistica fatta in fase progettuale. “By-me è facile da usare, intuitivo nelle funzioni e ci consente di avere tutto lo studio sotto controllo” ci spiega uno degli avvocati. “Noi siamo un pool di professionisti associati e ognuno di noi ha esigenze particolari in fatto di temperatura e illuminazione. Con il sistema By-me di Vimar la nostra segretaria richiama - da un unico punto di supervisione – le condizioni ambientali preimpostate per ogni singola zona a noi riservata".
Per offrire un sistema completo, efficace ed efficiente, gli spazi direzionali di Palazzo Alfieri sono dotati anche di Netsafe, il sistema Vimar per il cablaggio strutturato, con il quale è stata realizzata in categoria 6 l’intera rete per la trasmissione dei dati.
In questo contesto di grande prestigio Vimar è stata scelta anche per il design della serie Eikon, qui installata nella versione Classic in metallo verniciato color Siena Metal. Eikon veste, in tutto il palazzo, i comandi domotici e tradizionali, i dispostivi per l’illuminazione d’emergenza, le prese tradizionali e dati nonché gli apparecchi per la regolazione del clima e il comando del sistema antintrusione.
Palazzo Alfieri, torna così ad essere l’edificio voluto nel 1870 dal Conte Zauli, un esempio di tradizione ma al contempo un modello di modernità e di attualità in una città che - pur non essendo più capitale d’Italia - è uno dei principali poli culturali e imprenditoriali del mondo.
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